Alias Domenica
Murakami sul crinale che separa il reale dall’irreale
Narrativa giapponese Un pittore lasciato dalla moglie, un quadro choc, i presagi della casa, gli scarti temporali: «L’assassinio del commendatore», da Einaudi
Veduta di un tipico Ryokan giapponese a Kyoto
Narrativa giapponese Un pittore lasciato dalla moglie, un quadro choc, i presagi della casa, gli scarti temporali: «L’assassinio del commendatore», da Einaudi
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 11 novembre 2018
La domanda posta dai romanzi e dai racconti di Murakami Haruki coincide con la soluzione narrativa più ricorrente: la linea di separazione tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Il limite sottile, mai fisso, piuttosto sinuoso e sfuggente, tra due dimensioni all’apparenza inconciliabili. La protagonista di 1Q84 (traduzione di Giorgio Amitrano, Einaudi, 2011) avvertiva di trovarsi in un mondo «deviato su un altro binario», e scopriva che la seconda luna comparsa in cielo, un po’ più piccola e verdastra, era il segno non di una realtà parallela, ma di «una ramificazione» dell’anno 1984. E la vicenda,...