Internazionale
Myanmar, la famigerata «33esima»: dai Rohingya alla piazza
L'esercito golpista Non è certo che ad aver aperto il fuoco siano stati proprio i membri della 33esima, ma è sicuro che siano intervenuti nel cantiere navale di Yadanarbon, sulla Strand road di Mandalay, secondo quanto dichiarato da Tom Andrews, lo Special Rapporteur dell’Onu sui diritti umani nel Myanmar
L'esercito golpista Non è certo che ad aver aperto il fuoco siano stati proprio i membri della 33esima, ma è sicuro che siano intervenuti nel cantiere navale di Yadanarbon, sulla Strand road di Mandalay, secondo quanto dichiarato da Tom Andrews, lo Special Rapporteur dell’Onu sui diritti umani nel Myanmar
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 23 febbraio 2021
I responsabili della morte di Wai Yan Tun, 16 anni, e di Thet Naing Win, 36, due delle 4 vittime registrate fino in Myanmar, potrebbero essere i membri di una famigerata divisione di fanteria leggera, la 33esima. La più attiva, insieme alla 99esima, nel pogrom che nell’estate del 2017 ha costretto alla fuga dallo Stato del Rakhine più di 700.000 Rohingya, oltre che, più in generale, nelle campagne di contro-insurrezione contro le minoranze etniche del Paese. Per ora non è certo che ad aver aperto il fuoco siano stati proprio i membri della 33esima, ma è sicuro che siano intervenuti...