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Myanmar, la persecuzione Rohingya da un regime all’altro
Intervista Il professore Arnab Roy Chowdhury approfondisce il tema del genocidio dei Rohingya. Con la testimonianza di una famiglia musulmana costretta a fuggire dai militari
Una moschea abbandonata nei pressi di Taungoo
Intervista Il professore Arnab Roy Chowdhury approfondisce il tema del genocidio dei Rohingya. Con la testimonianza di una famiglia musulmana costretta a fuggire dai militari
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 3 aprile 2021
Jacopo AgostiniTAUNGOO
Negli ultimi decenni lo stato del Myanmar ha intenzionalmente formulato e perseguito piani a livello nazionale e statale volti ad annientare il popolo Rohingya e ad escludere i musulmani dalle posizioni di governo e dell’esercito. Una persecuzione e discriminazione sistematica avviata nel 1962 col coup d’état e ripresa dai successivi governi. Uno degli episodi più violenti è avvenuto nel maggio del 2001 a Taungoo (città a 200 chilometri a nord di Yangon), con vari focolai di violenza tra comunità buddiste e musulmane. Secondo Human Rights Watch più di mille persone guidate da monaci buddisti (tra cui membri della USDA, Union...