Internazionale
Myanmar, la risposta golpista alle proteste: legge marziale
Dopo il colpo di stato I militari non parlano più di elezioni e cooptano piccoli partiti etnici per legittimarsi
La manifestazione contro il golpe a Mandalay, in Myanmar – Ap
Dopo il colpo di stato I militari non parlano più di elezioni e cooptano piccoli partiti etnici per legittimarsi
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 9 febbraio 2021
I militari birmani minacciano il giro di vite, smettono di promettere elezioni e inaspriscono il coprifuoco mentre cooptano piccoli partiti etnici e tentano di autolegittimarsi. È la reazione dei golpisti a quanto avviene da venerdì nel Paese. Già dalle prime ora di ieri mattina infatti, Yangon e altre città del Myanmar – da Mandalay a Naypyidaw – hanno cominciato a vedere scendere la gente nelle strade per il terzo giorno consecutivo. Accompagnata dall’ormai rituale frastuono di pentole e lattine, forma di protesta non violenta accompagnata da drappi e camice rosse appese alle finestre (il colore della Lega di Aung San...