Visioni
Myroslav Slaboshpytskiy: «Da vicino non c’è spettacolo, solo smarrimento»
Intervista Il cineasta ucraino racconta i giorni a Kiev dopo l’attacco, gli eventi di Piazza Maiden e le riprese del suo film, i rapporti con la Russia e le tendenze culturali del Paese
Myroslav Slaboshpytskiy
Intervista Il cineasta ucraino racconta i giorni a Kiev dopo l’attacco, gli eventi di Piazza Maiden e le riprese del suo film, i rapporti con la Russia e le tendenze culturali del Paese
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 1 marzo 2022
È il terzo giorno di guerra. Siamo riusciti a raggiungere telefonicamente Myroslav Slaboshpytskiy, uno dei più importanti cineasti ucraini in attività, che in questo momento si trova a Kyiv, la città in cui è nato nel 1974. Il suo lungometraggio The Tribe, che mette in scena una gang di adolescenti sordomuti, è stato presentato in prima mondiale nel 2014 al festival di Cannes dove ha vinto il Gran premio della Semaine de la critique. Molta parte del suo lavoro è incentrata sulla centrale di Chernobyl, che recentemente è diventata, con sorpresa e sgomento del mondo intero, un teatro di guerra....