N. Scott Momaday, il sogno del mondo come autobiografia
Il personaggio «Custode della terra» di N. Scott Momaday, per Black Coffee. Il più importante scrittore nativo racconta il legame indissolubile tra l’uomo, la sua cultura e la natura. Nel 1969 con «Casa fatta di alba», vincitore del Pulitzer, contribuì al cosiddetto Rinascimento amerindiano che vide anche l’occupazione della riserva di Wounded Knee. «Quando penso alla mia vita e alle vite dei miei antenati - scrive l’autore -, sono inevitabilmente portato a convincermi che io, e loro, apparteniamo al paesaggio americano»
Il personaggio «Custode della terra» di N. Scott Momaday, per Black Coffee. Il più importante scrittore nativo racconta il legame indissolubile tra l’uomo, la sua cultura e la natura. Nel 1969 con «Casa fatta di alba», vincitore del Pulitzer, contribuì al cosiddetto Rinascimento amerindiano che vide anche l’occupazione della riserva di Wounded Knee. «Quando penso alla mia vita e alle vite dei miei antenati - scrive l’autore -, sono inevitabilmente portato a convincermi che io, e loro, apparteniamo al paesaggio americano»