Politica
Napoli «modello Nord»: i gioielli della città affidati alle fondazioni
Il progetto del comune include siti come il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo e l'ipogeo di piazza del Plebiscito Una petizione online chiede al sindaco lo stop alla privatizzazione della cultura. L'associazione Mi riconosci: «Al Museo Egizio di Torino 160 persone lavorano a cottimo. Il triplo degli assunti»
Napoli, piazza del Plebiscito – LaPresse
Il progetto del comune include siti come il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo e l'ipogeo di piazza del Plebiscito Una petizione online chiede al sindaco lo stop alla privatizzazione della cultura. L'associazione Mi riconosci: «Al Museo Egizio di Torino 160 persone lavorano a cottimo. Il triplo degli assunti»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 aprile 2022
Esiste una questione meridionale anche nelle distribuzione dei fondi statali alla cultura. A ricordarlo ieri al Teatro Mercadante di Napoli è stato il presidente dell’Agis Campania, Luigi Grispello, e il presidente della Svimez, Adriano Giannola: lo stanziamento del Fondo unico per lo spettacolo nel 2019 è stato pari a 2,35 euro per abitante, il contributo pro capite al Nord è stato di 2,64 euro; al Centro 3,26 euro; al Sud 1,43 euro. Se si isola il solo Fus Musica, il 78,26% delle risorse è andato al Centro Nord. Ad esempio per ogni abitante dell’Emilia Romagna sono stati spesi 2,24 euro,...