Politica
Napolitano mette in riga i partiti. Per tre
Il giuramento Il presidente strapazza i grandi elettori. Le forze politiche sono l’anello debole della crisi, il rimedio le larghe intese Pd-Pdl-Monti. E se non accettano sarà sfida, presidenziale, davanti al popolo
Giorgio Napolitano ieri alla camera dei deputati – Reuters
Il giuramento Il presidente strapazza i grandi elettori. Le forze politiche sono l’anello debole della crisi, il rimedio le larghe intese Pd-Pdl-Monti. E se non accettano sarà sfida, presidenziale, davanti al popolo
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 23 aprile 2013
Andrea FabozziROMA
La «posta implicita» è che adesso si fa come dice lui. Dopo trenta minuti e trenta applausi, verso la fine del suo messaggio alle camere, il nuovo presidente della Repubblica mette in chiaro in cosa si distinguerà del vecchio: stavolta non accetterà mediazioni con i partiti, sull’operato dei quali sostanzialmente condivide il giudizio pessimo che ne hanno l’opinione pubblica e la piazza, pur salvaguardandone lui il ruolo. Stavolta metterà gli avversari di due mesi fa di fronte al risultato elettorale e alle loro – parolina magica – «responsabilità». Inchiodandoli a un governo politico di larghe intese, che non vuole si...