Edizione del 23 aprile 2013

Di fronte alle camere Napolitano rovescia critiche sui partiti «inconcludenti» e non fa nessuna autocritica. Tra lacrime e minacce esplicite, il bis-capo dello stato chiede ai grillini di rispettare le istituzioni e massacra soprattutto Bersani e il «sovra-rappresentato» Pd. Poi ordina a tutti, «piaccia o no», un governo di larghe intese. Avviando un pericolosissimo «presidenzialismo» di fatto

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Andrea Fabozzi

Il giuramento Di fronte alle camere Giorgio Napolitano rovescia molte critiche sui partiti «inconcludenti» e non fa nessuna autocritica. Tra lacrime e minacce esplicite, il bis-capo dello stato chiede ai grillini di rispettare le istituzioni e massacra soprattutto Bersani e il «sovra-rappresentato» Pd. Poi ordina a tutti, «piaccia o no», un governo di larghe intese. Avviando un pericolosissimo «presidenzialismo» di fatto

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Donatella della Porta

Sul Quirinale il Pd non ha saputo ascoltare le richieste di partecipazione della propria base e ha scelto, con la rielezione di Napolitano, una chiusura al cambiamento. Se non riesce […]

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Cristina Piccino

Cinema Fabrizio Mosca e Massimo Cristaldi con il loro film Salvo selezionati alla Semaine de la Critique al 66esimo Festival di Cannes