Internazionale
Nasce un nuovo partito ebreo e arabo: «Per un Israele di tutti i suoi cittadini»
Israele Non si definisce sionista o antisionista e secondo i suoi leader sarà «una federazione di tendenze che concordano su una cosa: tutti gli israeliani, ebrei e arabi, devono essere uguali». Ieri sera in migliaia a Tel Aviv contro il governo Netanyahu
Avrum Burg e Faisal Azaiza (a destra)
Israele Non si definisce sionista o antisionista e secondo i suoi leader sarà «una federazione di tendenze che concordano su una cosa: tutti gli israeliani, ebrei e arabi, devono essere uguali». Ieri sera in migliaia a Tel Aviv contro il governo Netanyahu
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 8 gennaio 2023
Michele Giorgio GERUSALEMME
Sami Abu Shahadeh ci accoglie al Cafè Paul, una storica caffetteria di Giaffa dove il leader del partito arabo Balad/Tajammo rilascia interviste e spesso discute di politica con amici e conoscenti. Abu Shahadeh non è più un deputato. La sua formazione politica, nazionalista di sinistra, parte fino alla scorsa estate della Lista unita araba, alle elezioni del primo novembre, ha ottenuto 140mila voti, un buon risultato ma non sufficiente per superare la soglia di sbarramento ed entrare nella Knesset. Una sorte toccata anche al Meretz, storico partito della sinistra sionista. «Non mi pento della scelta di correre da soli», esordisce...