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Nasrallah, il leader dell’altopiano che si è fatto esercito
Medio Oriente A Baalbek nei primi anni ’80 arrivarono i pasdaran. Il futuro capo di Hezbollah cresce in questo mondo dove nella moschea sotto il tempio di Giove lo sceicco Al Tufeili catturava folle di giovani con le parole d’ordine di Khomeini. Per molti ha rappresentato la parabola ascendente, demografica, politica e sociale, degli sciiti libanesi
Membri di Hezbollah in parata ai funerali delle vittime degli walkie-talkie esplosivi – Ap/Bilal Hussein
Medio Oriente A Baalbek nei primi anni ’80 arrivarono i pasdaran. Il futuro capo di Hezbollah cresce in questo mondo dove nella moschea sotto il tempio di Giove lo sceicco Al Tufeili catturava folle di giovani con le parole d’ordine di Khomeini. Per molti ha rappresentato la parabola ascendente, demografica, politica e sociale, degli sciiti libanesi
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 29 settembre 2024
L’uccisione di Hassan Nasrallah, fortemente legato alla Guida Suprema iraniana Alì Khamenei, è un colpo durissimo a Hezbollah e a Teheran, suo principale sponsor e nemico di Israele: lo spettro di una guerra allargata, evocata da Netanyahu in ogni occasione, si fa più concreto. E anche chi non la vorrebbe (almeno a parole) si deve preparare, a cominciare dagli Stati uniti e dai loro alleati. In Medio Oriente e in Libano, dove si attende un’ondata popolare di rabbia, non ci sono spettatori neutrali, forse non lo sono neppure i caschi blu dell’Onu sul confine libanese (tra cui un migliaio di...