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Nazionalismi all’attacco, da Est e da Ovest, l’onda nera contro la preda europea

Nazionalismi all’attacco, da Est e da Ovest,  l’onda nera contro la preda europea

Respinta l'onda nera Le frustrazioni dell’Est e dell’Ovest dirottate verso lo spauracchio dell’immigrazione e di una élite cosmopolita ma non contro i grandi capitali multinazionali

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 13 settembre 2018
Dunque il parlamento europeo, organismo eletto a suffragio universale, ha finalmente battuto un colpo, questa volta di natura politica, contro l’Ungheria di Victor Orban, stabilendo con ampia maggioranza che nell’Unione non è consentito fare carta straccia dello stato di diritto. Forse l’“onda nera” dei nazionalismi comincia a preoccupare davvero. In realtà ad abbattersi sulle estenuate democrazie del Vecchio continente sono stati almeno due frangenti. L’uno proveniente dall’Est, l’altro dall’Ovest. Hanno destato allarme e stupore i sondaggi che incoronano l’Afd, la formazione nazionalista e xenofoba tedesca, primo partito nei Laender della ex Rdt. Il fatto è che quelle regioni, nonostante l’Anschluss...

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