Internazionale

Né rifugiati né richiedenti asilo: il limbo dei cristiani iracheni in Giordania

Né rifugiati né richiedenti asilo: il limbo dei cristiani iracheni in GiordaniaUna donna irachena nella sala cucito del «Our Lady of Peace Center», fuori Amman – Francesco Verdolino

Medio Oriente Senza status legale, sono costretti a restare anche se Amman era solo una tappa del viaggio in fuga da Daesh. Impossibile avere contratti di lavoro: le spese per cibo, salute e scuola sono insostenibili

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 13 ottobre 2022
«Sono bloccata qui in Giordania da sei anni, insieme a mio marito e ai miei figli, e non voglio restare». Sono le prime parole con cui Siba ci accoglie al «Our Lady of Peace Center» nella periferia di Amman, gestito da Caritas Jordan. COME MOLTI ALTRI iracheni cristiani, Siba è fuggita verso la Giordania per scappare da una delle incursioni di Daesh a Mosul, in Iraq. Case bruciate, devastazioni, saccheggi: «Da cristiana non avevi molta scelta: scappare, convertirti o pagare per avere protezione». Una storia che accomuna decine di migliaia di persone scappate dal Paese e accorse in Giordania per...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi