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Negli atenei italiani la censura è occulta

Israele/Palestina Da ottobre, nel mondo e in Italia, gli spazi per il libero dibattito si sono radicalmente ridotti. Richieste di sostituire libri di testo e argomenti dei corsi su Israele e Palestina, interventi della polizia, accuse esterne di media e politica per screditare colleghi e dibattiti

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 21 marzo 2024
Se basta contestare Maurizio Molinari (contestare, non impedirgli di parlare), un uomo di potere, direttore di una delle principali testate giornalistiche di questo paese e certamente non una voce censurata o inascoltata nel dibattito pubblico, per far parlare di emergenza intolleranza e rischio terrorismo negli atenei italiani, è chiaro che si prospettano tempi bui per le libertà di parola e di espressione. In realtà, per chi lavora in università, non si tratta di uno sviluppo inaspettato: dall’ottobre del 2023, infatti, gli spazi per il libero dibattito sui temi relativi alla Palestina e a Israele si sono radicalmente ridotti. Sono mesi...

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