Cultura
Nel bizzarro paese degli abitanti senza più il «lato oscuro»
Narrativa italiana Il romanzo «Città delle ombre perdute» di Piero Bevilacqua per Castelvecchi
Giorgio De Chirico, «Piazza d'Italia», 1959
Narrativa italiana Il romanzo «Città delle ombre perdute» di Piero Bevilacqua per Castelvecchi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 27 aprile 2022
Che posto strano questa Città delle ombre perdute, inventata da Piero Bevilacqua per i tipi di Castelvecchi (pp. 160, euro 17,50). Mirasole, città immaginaria, somiglia in tutto a una qualsiasi provincia italiana: cementificatori famelici, amministratori corrotti, sindaco fanfarone, gente che non vede l’ora di andarsene e altra incastrata, rassegnata a rimanere. Nella provincia nostrana la vischiosità dei rapporti sociali prende la forma della tradizione, della reiterazione che deforma il mutamento. Anche chi vive una dimensione metropolitana, pescando nel proprio album dei ricordi, non faticherà a dare un volto familiare ai personaggi che si aggirano per Mirasole: il farmacista, il barista,...