Internazionale

Nel cuore della guerra: «L’inferno è in Donbass»

Nel cuore della guerra: «L’inferno è in Donbass»Una scuola danneggiata dai bombardamenti russi a Mykolayiv – Ap/Petros Giannakouris

Reportage Il messaggio in notturna del presidente ucraino Zelensky. Chiuso il capitolo Mariupol, parte la stretta russa sul fronte est. E Mykolayiv si sacrifica per Odessa. Il 90% di Rubizhne è distrutto, ma a Severodonetsk l’occupante non riesce a sfondare

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 maggio 2022
«In Donbass gli occupanti stanno provando ad aumentare la pressione. È un inferno laggiù, letteralmente», ha dichiarato il presidente ucraino nel suo consueto messaggio notturno alla nazione. Zelensky ha poi insistito sul fatto che la regione sia «completamente distrutta» e ha di nuovo accusato i russi di essere colpevoli di genocidio ai danni del popolo ucraino. Dal canto suo l’11 maggio il presidente russo aveva affermato in un messaggio di congratulazioni al leader dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik: «Sono sicuro che attraverso i nostri sforzi congiunti difenderemo l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale» della Repubblica. PASECHNIK AVEVA ringraziato...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi