Internazionale
Nel cuore di tenebra di Lugansk
Crisi ucraina L’umanità martoriata della città di confine di Severodonetsk si racconta da dentro un rifugio. Senza acqua, luce, gas, e attraversata da divisioni ideologiche incolmabili
Una donna ucraina spartisce i filoni di pane donati dalle forze speciali in un rifugio a Severodonetsk – foto Ap/Leo Correa
Crisi ucraina L’umanità martoriata della città di confine di Severodonetsk si racconta da dentro un rifugio. Senza acqua, luce, gas, e attraversata da divisioni ideologiche incolmabili
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 maggio 2022
Sabato AngieriSEVERODONETSK
«Quando credi che finirà la guerra?» chiedo a Tatiana in un bunker a Severodonetsk. Nel buio pesto di un sotterraneo senza elettricità illuminato solo dalla luce blu di una torcia da campeggio Tatiana mi guarda angosciata e un po’ stupita e risponde «non lo so, non so chi stia vincendo e non mi interessa neanche così tanto spero solo che finisca il prima possibile». Non si tratta di fatalismo ma di una reale condizione di inconsapevolezza che dura da giorni. L’interruzione delle linee elettriche qui nella regione di Lugansk ha determinato il fatto che i civili rimasti la maggior parte...