Internazionale

Nel Donbass che resiste «non si può più stare»

Nel Donbass che resiste  «non si può più stare»La comandante di un plotone dell’esercito ucraino al fronte nella regione di Donetsk – Efrem Lukatsky/Ap

Reportage L’artiglieria russa tuona senza sosta su Bakhmut. E la difesa a oltranza di Siversk ha alti costi. Sull'accelerato notturno che porta verso ovest i militari, in licenza per pochi giorni, vogliono solo dimenticare le trincee

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 luglio 2022
Le carrozze di terza classe del treno Dnipro-Lviv sono piene di soldati in licenza. Il viaggio è lungo 19 ore, e altre 19 ce ne vorranno per tornare, e dal momento che i giorni di libertà non sono mai più di quattro o cinque ciò significa che questi ragazzi trascorreranno 48 ore a casa e le altre 48 a sonnecchiare sui pancacci duri e tremolanti delle ferrovie ucraine. TUTTAVIA, NESSUNO DI LORO rinuncerebbe mai a questa opportunità. «Rivedere casa mia…», sospira Dimitri, che fino all’altroieri dormiva nel fango delle trincee di Pokrovske. Con sé ha un sacchetto di pane nero,...

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