Internazionale

Nel Garage Olimpo di Kherson, i 37 giorni di Konstantin

Nel Garage Olimpo di Kherson, i 37  giorni di Konstantin

Il limite ignoto l racconto di un uomo ucraino imprigionato e torturato dai russi. «Credevano sapessi dove si trovavano i depositi segreti di armi»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 18 dicembre 2022
«E poi mi hanno picchiato per ore» è la frase più ricorrente pronunciata da Konstantin. Riguarda il periodo in cui è stato rinchiuso in un centro di detenzione di Kherson, in quella che prima della guerra era già una struttura detentiva ucraina. Da fuori si intuisce che c’è qualcosa di peculiare in quel luogo. Il filo spinato installato alla buona e a tratti cadente si interrompe solo sulle alte pareti di una pesante porta di ferro. Non è un luogo dove si sosta volentieri, trasmette l’aria negativa delle prigioni. Ora però, dopo aver richiesto i permessi si può visitare scortati...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi