Cultura
Nella Gotham City russa che divora se stessa
SCAFFALE «Niente è vero, tutto è possibile» di Peter Pomerantsev
Zoë Charlton, «Fort Mose» (2014)
SCAFFALE «Niente è vero, tutto è possibile» di Peter Pomerantsev
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 8 gennaio 2019
Accademie per arrampicatrici sociali che devono essere in grado di recitare l’Eugenio Oneghin di Puškin davanti a «sponsor» o «Forbes» – lèggi miliardari in cerca di amanti da mantenere – interessati alla letteratura, biker nazionalisti, sette del potenziale umano, eurasiatisti, mafiosi in tute da ginnastica stirate alla perfezione che si improvvisano cineasti riscrivendo il neorealismo a suon di mitragliate e minacce. IL CAST DEL LIBRO di Peter Pomerantsev è troppo strampalato per non essere vero. Ma del resto Niente è vero, tutto è possibile (minimum fax, pp. 314, euro 17, traduzione di Fabrizio Coppola) nella «dittatura postmoderna» del Presidente. Quando...