Internazionale
Nella Striscia si morirà ancora a lungo per l’impossibilità di fornire cure
Il collasso del sistema sanitario 50 mila donne incinte escluse dai servizi sanitari di base, malati oncologici senza chemioterapia, la mancanza di acqua pulita che rischia di scatenare epidemie. Il futuro è nero, bisogna cominciare a pensarci ora
Vittime dei bombardamenti israeliani nell'ospedale di Khan Younis – Ap
Il collasso del sistema sanitario 50 mila donne incinte escluse dai servizi sanitari di base, malati oncologici senza chemioterapia, la mancanza di acqua pulita che rischia di scatenare epidemie. Il futuro è nero, bisogna cominciare a pensarci ora
Pubblicato circa un anno faEdizione del 16 novembre 2023
Da oltre tre settimane risuonava l’appello disperato delle organizzazioni umanitarie per salvare il sistema sanitario dal collasso totale. Ora ce lo troviamo di fronte nell’immagine dell’ospedale Al Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, devastato dalla violenza inaudita della potenza occupante. Finora la crisi dei servizi di emergenza aveva portato a quelle che in Occidente sarebbero decisioni impensabili: scegliere chi salvare tra pazienti che, in circostanze normali, sarebbero tutti in grado di sopravvivere. Ora non più, ognuno ha la stessa sorte: ormai nella maggior parte dei 30 ospedali di Gaza nessuno può essere curato. Più della metà sono stati...