Cultura
Nelle pieghe dell’indignazione
Buoni e cattivi maestri Toni Negri ha sempre ricercato, con entusiastico ottimismo, l’incompiuto, il potenziale, tanto nelle crepe degli assetti globali del capitalismo mondiale quanto nella concretezza delle singole lotte, indagate con lo strumento dell'inchiesta
Toni Negri dietro le sbarre durante l’udienza nel 1983 – Tano D'Amico /il manifesto
Buoni e cattivi maestri Toni Negri ha sempre ricercato, con entusiastico ottimismo, l’incompiuto, il potenziale, tanto nelle crepe degli assetti globali del capitalismo mondiale quanto nella concretezza delle singole lotte, indagate con lo strumento dell'inchiesta
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 17 dicembre 2023
Diversi anni fa in un breve libro dedicato a Luciano Ferrari Bravo, Toni Negri tracciava il ritratto del «cattivo maestro», in opposizione a quello «buono», rivendicando in un certo senso orgogliosamente quello stesso ruolo che il partito comunista italiano, la magistratura e la stampa tutta gli avevano cucito addosso in occasione di quella gigantesca montatura giudiziaria che fu il processo 7 aprile. A DIFFERENZA del buon maestro che è, spiegava in quel testo, mosso (a cominciare da Platone fino a Hegel) dall’ammirazione per l’ordine sistematico, per l’armonia, per la perfezione del già compiuto, il cattivo maestro è invece mosso dall’indignazione....