Alias Domenica
Nello slang della frontiera, violenza, natura, amore
Romanzi irlandesi La scelta di Sebastian Barry è adottare una lingua che sembri quasi arrendersi alla mera registrazione della banalità del male
Peter Doig, Horse and Rider, 2014
Romanzi irlandesi La scelta di Sebastian Barry è adottare una lingua che sembri quasi arrendersi alla mera registrazione della banalità del male
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 25 novembre 2018
Il western lirico dell’irlandese Sebastian Barry, Giorni senza fine (traduzione di Cristiana Mennella, Einaudi, pp. 220, euro 19,00) è una franca narrazione sulla nascita degli Stati Uniti, che in maniera disincantata restituisce i rapporti di forza tra i popoli coinvolti, immigrati, aborigeni, colonizzatori e colonizzati, sullo sfondo della Guerra di secessione. Per Barry, questo è anche un modo per alludere alle violenze inglesi in Irlanda; del resto, dal suo racconto, nonostante la profonda empatia riversata su tutti i personaggi, sono in pochi a salvarsi davvero: «così va il mondo. Non esistono popoli virtuosi». Povertà garantita La storia è raccontata da...