Internazionale

Non cacciate Ararat

Non cacciate AraratIl murales dell'artista yemenita Aladin che sarà inaugurato per il Newroz – Chiara Cruciati

Roma Dal 1999 23mila richiedenti asilo sono passati per il centro kurdo a Testaccio, minacciato di sgombero con altre 800 associazioni romane. Un luogo di accoglienza, ritrovo e orientamento dove i kurdi ricostruiscono la propria identità

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 marzo 2017
Un bicchiere di chai prima di raccontare il Kurdistan è d’obbligo. La zuccheriera fa il giro, insieme al cucchiaino. Alcuni ragazzi potano le piante all’ingresso del centro: «È quasi primavera, è tempo di potare». E poi rami e foglie serviranno all’accensione del grande fuoco del Newroz, sabato prossimo. L’anno nuovo kurdo è cominciato e il grande falò segnerà una nuova nascita. QUEST’ANNO A ROMA IL FUOCO del Newroz avrà un significato diverso: sarà acceso mentre intorno al centro Ararat infuria la tempesta, le nuvole scure dello sgombero. Lo stesso destino di 800 associazioni romane, minacciate dalle procedure previste dalla Corte...

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