Internazionale
«Non ci sarà pace finché i rifugiati non torneranno»
Palestina Intervista al ricercatore palestinese Salman Abu Sitta, rifugiato a Gaza nel 1948: «Mi nascosi e vidi tutto quello che conoscevo andare distrutto: la scuola che mio padre aveva costruito nel 1920, il mulino, le case date alle fiamme. Fuggimmo a sud. La Striscia è un'invenzione: il distretto di Gaza era la metà della zona sud, 247 villaggi depopolati»
Palestinesi lasciano le case in macerie dopo un raid israeliano sul campo profughi di Rafah – Ap/Hatem Ali
Palestina Intervista al ricercatore palestinese Salman Abu Sitta, rifugiato a Gaza nel 1948: «Mi nascosi e vidi tutto quello che conoscevo andare distrutto: la scuola che mio padre aveva costruito nel 1920, il mulino, le case date alle fiamme. Fuggimmo a sud. La Striscia è un'invenzione: il distretto di Gaza era la metà della zona sud, 247 villaggi depopolati»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 25 ottobre 2023
Salman Abu Sitta a Gaza arrivò nel 1948 a piedi, a dieci anni, con la sua famiglia in fuga. Il loro villaggio nel distretto di Bersabea (la futura Beer Sheva), Ma’in Abu Sitta, era stato preso d’assalto da una delle milizie paramilitari sioniste attive sul territorio. È considerato uno dei più importanti ricercatori palestinesi. Per decenni ha ricostruito le mappe della Palestina pre-1948 e realizzato un piano pratico per il ritorno dei rifugiati in diaspora. Gaza, prima del 1948, era uno dei luoghi e dei porti più ricchi della Palestina storica. Cosa resta oggi? Non starò a dare statistiche di...