Italia
«Non è favoreggiamento», eritrei assolti in Cassazione
Il processo Condannati in primo e secondo grado nel processo «Agaish», ma «il fatto non sussiste». Le avvocate della difesa: «Abbiamo sempre detto che erano esclusivamente condotte di solidarietà»
Sgombero del palazzo occupato di piazza Indipendenza, Roma - 23 agosto 2017 – Simona Granati
Il processo Condannati in primo e secondo grado nel processo «Agaish», ma «il fatto non sussiste». Le avvocate della difesa: «Abbiamo sempre detto che erano esclusivamente condotte di solidarietà»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 maggio 2022
Giansandro MerliROMA
La Cassazione ha annullato senza rinvio le condanne a G. Afewerki, G. Abraha, M. Hintsa e G. E. Kidane perché il fatto non sussiste. I quattro cittadini eritrei erano stati giudicati colpevoli in primo e secondo grado per favoreggiamento dell’emigrazione clandestina nel processo «Agaish», che in tigrino vuol dire «ospite», con pene comprese tra i due anni e i tre anni e mezzo di reclusione. Si tratta dell’ultima propaggine di una maxi-inchiesta avviata nel 2014 e segnata dallo scandalo internazionale di uno scambio di persona. L’IPOTESI da cui otto anni fa muovono gli inquirenti è l’esistenza di un’organizzazione transnazionale dedita...