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Non solo vittime, fu una sfida radicale
Venti di Genova Non si può oscurare lo scontro che fu portato con decisione nelle strade di Genova, come era accaduto già a Seattle e a Napoli
Turisti osservano alcune vetrine rotte in seguito agli scontri di Genova 2001 – Alberto Pellaschiar/Ap
Venti di Genova Non si può oscurare lo scontro che fu portato con decisione nelle strade di Genova, come era accaduto già a Seattle e a Napoli
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 luglio 2021
Viviamo oggi in un mondo ben diverso, a tutti gli effetti un «altro mondo», da quello in cui prese corpo e si sviluppò il grande movimento che dal 1999 al 2003 scese nelle piazze di molti paesi contro la globalizzazione neoliberista e le sue filiazioni belliche. Ma di certo non si tratta di quell’«altro mondo possibile» che fu coralmente evocato dal «movimento dei movimenti» in quegli anni, bensì di un nuovo assetto, più articolato e meno afferrabile, del «mondo impossibile» centrato sull’accumulazione del capitale e sullo sfondamento sistematico di qualsiasi ostacolo si opponga al suo pieno dispiegarsi. Inutile elencare, molti...