«Non vogliamo essere responsabili di un genocidio»
Lettera al premier Conte Ci siamo resi conto che Lei, al recente vertice Ue, ha fatto sentire fortemente la voce dell’Italia; ma siamo stati delusi dalla sordità della maggioranza dei rappresentanti dell’Europa (me lo lasci notare, anche delle nazioni tradizionalmente più «cristiane») e dell’incapacità dell’insieme di mantenere le tradizioni «umane» del nostro Continente e dell’ispirazione iniziale della sua unità
Lettera al premier Conte Ci siamo resi conto che Lei, al recente vertice Ue, ha fatto sentire fortemente la voce dell’Italia; ma siamo stati delusi dalla sordità della maggioranza dei rappresentanti dell’Europa (me lo lasci notare, anche delle nazioni tradizionalmente più «cristiane») e dell’incapacità dell’insieme di mantenere le tradizioni «umane» del nostro Continente e dell’ispirazione iniziale della sua unità