Italia

«Non vogliamo più contare morti nel Mediterraneo»

«Non vogliamo più contare  morti nel Mediterraneo»

Lampedusa, sei anni dopo la strage del 2013 Ricordate le 368 vittime del naufragio: «Dobbiamo poter dire mai più»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 4 ottobre 2019
Luca KocciLampedusa
«Ogni anno torniamo a Lampedusa, perché i nostri cari sono morti qui. Ma non vogliamo contare ancora altri morti nel Mediterraneo». Adal è un sopravvissuto. Ma nel mare di Lampedusa ha perso il fratello, eritreo come gran parte dei 368 uomini, donne e bambini annegati nel naufragio del 3 ottobre 2013. Pronuncia queste parole alla Porta d’Europa, opera dello scultore Mimmo Paladino per tutti i migranti morti nel Mediterraneo, davanti ad un migliaio di studenti e cittadini lampedusani, al termine della marcia della sesta Giornata della memoria e dell’accoglienza, promossa dal comitato 3 ottobre. Insieme a lui, altri superstiti di...

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