Visioni

«Nonostante», il limbo della vita nella metafora di un ospedale

«Nonostante», il limbo della vita nella metafora di un ospedaleValerio Mastandrea e Dolores Fonzi in «Nonostante»

Venezia 81 La seconda opera di Valerio Mastandrea regista ha aperto la sezione Orizzonti. L'esperienza del coma e una tenerezza terminale

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 29 agosto 2024
Tiene le carte coperte Valerio Mastandrea presentando qui il suo secondo film da regista (e protagonista), Nonostante, che inaugura la sezione Orizzonti. «Una bella storia d’amore», annuncia. «Una storia che parla della vita», aggiunge. «Come le feste di quando avevamo tredici anni», e questo sta scritto nelle note di regia a proposito del ruolo del caso e dell’intensità delle passioni. E poi: l’ospedale è una metafora, l’immobilità la vita normale. Sorride sornione, amaro, come ci ha abituato da sempre il suo personaggio. In Nonostante siamo dentro un grande ospedale moderno, in un’anonima nuova periferia romana. Alcune figure, lo stesso Mastandrea,...

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