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Nove mesi di malgoverno sfruttati dalla destra religiosa
Sangue su sangue È chiaro che da un lato in alcune aree si combatte ancora e allo stesso tempo la minaccia sembra essere data da diverse decine di palestinesi che si trovano ancora nel paese
Soldati israeliani nella città meridionale di Sderot foto Ap/Ilia Yefimovich
Sangue su sangue È chiaro che da un lato in alcune aree si combatte ancora e allo stesso tempo la minaccia sembra essere data da diverse decine di palestinesi che si trovano ancora nel paese
Pubblicato circa un anno faEdizione del 10 ottobre 2023
Quando domenica si è saputo che i morti israeliani erano 700 e i feriti più di 2.200, l’orrore è dilagato. Nelle prime ore di lunedì, le fonti militari hanno cominciato a prepararci a numeri molto più alti, ma senza specificarli. Mentre l’esercito annunciava la sua presenza in diversi punti del sud del paese e il ripristino delle protezioni che chiudevano la striscia di Gaza e avevano consentito di credere che tutte le conquiste della tecnologia avrebbero permesso di prevenire qualsiasi invasione e incursione, oggi è chiaro che da un lato in alcune aree si combatte ancora e allo stesso tempo...