Internazionale
Nuove sfide sul web, abbonarsi conviene (o forse no)
Il muro dell'informazione Per editori e studiosi il 2019 sarà l’inizio della fine del tutto gratis su Internet: chi vuole essere informato dovrà pagare. Ma potrebbe essere l’ennesimo errore
Truth is hard (La verità è difficile), la campagna pubblicitaria del New York Times sui cartelloni di New York – Dojo
Il muro dell'informazione Per editori e studiosi il 2019 sarà l’inizio della fine del tutto gratis su Internet: chi vuole essere informato dovrà pagare. Ma potrebbe essere l’ennesimo errore
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 6 marzo 2019
In Occidente gli editori dei giornali, visti gli investimenti pubblicitari su stampa in netto declino, per tentare di riequilibrare le proprie entrate stanno puntando con sempre maggiore decisione sulla crescita dei ricavi provenienti direttamente dai lettori, in particolare sugli abbonamenti (e ancora più in particolare sugli abbonamenti digitali che hanno un maggiore potenziale di crescita). Il lettore sempre più al centro È una strategia che ha molti pregi perché porta il lettore sempre più al centro delle politiche editoriali, alleggerisce la dipendenza da grandi e ingombranti investitori pubblicitari, punta inevitabilmente sul «giornalismo di qualità» per dare un valore percepito da...