Internazionale
Odessa ora teme il suo mare. Barricate e trincee ovunque
Crisi ucraina Reportage dalla città sul Mar Nero. Le navi russe in attesa. Il mercato trasformato in un grande centro di distribuzione di aiuti: «La maggior parte di queste cose la distribuiamo ai battaglioni di difesa territoriale. Poi abbiamo una raccolta speciale per i neonati, pannolini, omogenizzati, latte in polvere»
Un centro per la distribuzione di aiuti ai civili a Odessa – Getty Images/Yulii Zozulia
Crisi ucraina Reportage dalla città sul Mar Nero. Le navi russe in attesa. Il mercato trasformato in un grande centro di distribuzione di aiuti: «La maggior parte di queste cose la distribuiamo ai battaglioni di difesa territoriale. Poi abbiamo una raccolta speciale per i neonati, pannolini, omogenizzati, latte in polvere»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 marzo 2022
Sabato AngieriODESSA
«Fa freddo, eh? – dice Inga mentre si affretta a risalire dal rifugio – È davvero insolito che in questo periodo dell’anno a Odessa faccia così freddo ma una cosa ci consola tutti: che anche quei maledetti marinai russi si stanno congelando nelle loro navi da guerra e non possono fare niente, non riescono a sparare perché c’è troppa foschia, non possono sbarcare perché il mare è agitato…spero che peggiori sempre di più finché non muoiono di freddo». Inga è la coordinatrice dell’Humanitarian Volunteer Centre che oggi occupa interamente i locali dell’Odessa Food Market. Fino a due settimane fa questo...