Oe Kenzaburo, un’immaginazione rigorosa e visionaria
Oe Kenzaburo – Foto Ap
Cultura

Oe Kenzaburo, un’immaginazione rigorosa e visionaria

Letteratura Se ne va a 88 anni lo scrittore giapponese che vinse il Nobel nel 1994. Nel suo discorso per il premio, si distanziò dalle priorità estetizzanti di Kawabata per dare valore a scelte pacifiste e antinucleari, prendendosi a cuore i dolori del XX secolo. Esordì nel 1957 con un racconto aspro e sgradevole, «L’orgoglio dei morti» e a consacrarlo definitivamente fu il romanzo «Un'esperienza personale» nel 1964
Pubblicato più di un anno faEdizione del 14 marzo 2023
La morte di Oe Kenzaburo priva il Giappone di uno dei suoi scrittori di maggiore potenza creativa ma anche di uno dei suoi antagonisti più irriducibili. Il suo antagonismo non era rivolto al Paese in sé ma ai suoi governi, al sistema imperiale, e al conformismo che ne condizionava la vita sociale e politica. L’aggettivo che oggi e nei prossimi giorni ricorrerà più spesso a proposito di Oe è «scomodo». Ma quanto Oe è stato scomodo, quanto davvero ha costituito una minaccia per il Giappone? In realtà, a differenza di uomini e donne di una o due generazioni precedenti alla...

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