Internazionale
Oggi parla Nasrallah, il Libano trattiere il respiro
Medio Oriente Superate le linee rosse del movimento sciita, preso di mira il quartiere-roccaforte di Hezbollah. Ma Dahieh è anche casa alla classe operaia. Il governo libanese presenterà un reclamo all’Onu: «Violata ancora la nostra sovranità»
Beirut, il palazzo distrutto nell’esplosione di ieri – Ap/Hussein Malla
Medio Oriente Superate le linee rosse del movimento sciita, preso di mira il quartiere-roccaforte di Hezbollah. Ma Dahieh è anche casa alla classe operaia. Il governo libanese presenterà un reclamo all’Onu: «Violata ancora la nostra sovranità»
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 3 gennaio 2024
Sono almeno sette le vittime dell’attacco di ieri sera alle 18 locali a Mshrafieh, nella Dahieh, roccaforte sciita a sud di Beirut, nel quale hanno perso la vita il numero due di Hamas, Saleh Aruri; i due leader delle brigate al Qassam Samir Fedni e Azam al-Aqraa; Ahmed Hammoud, Mahmoud Shahin, Mohammed Bsharat e Mohammad al-Reis. A essere colpito da un drone è stato l’ufficio di Hamas nella capitale. Non sono state registrate vittime civili al momento. L’esercito libanese accorso subito dopo l’esplosione ha subito circondato il punto interessato e limitato l’accesso ai luoghi. LA DAHIEH, a forte presenza Hezbollah...