Visioni

Onnipresenti sonorizzazioni per l’odierna fobia del silenzio

Onnipresenti sonorizzazioni per l’odierna fobia del silenzioUn ufficio nel 1967

Muzak Quella della background music è una storia centenaria, ma l’ascolto distratto non è innocuo. Le origini con Satie, le ricette compositive, psicologiche e commerciali

Pubblicato circa un anno faEdizione del 26 agosto 2023
L’8 marzo 1920, alla Galerie Barbazanges di Parigi, vengono eseguiti Un salon e Chez un bistrot, due nuovi brani di Erik Satie. Sono i primi saggi pubblici della sua musique d’ameublement, musica d’arredamento, espressamente concepita per una fruizione distratta. Prima che i musicisti comincino a suonare, il compositore stesso invita il pubblico a parlare, bere e camminare durante l’esecuzione. Nonostante le sue indicazioni, gli spettatori non riescono a fare a meno di riprendere diligentemente posto all’attacco delle prime note. «Parlate, camminate, non state lì ad ascoltare!», urla Satie, vanamente. Esperimento fallito, ma è solo questione di tempo. DUE ANNI dopo...

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