Internazionale

Operazione Gerusalemme

Operazione GerusalemmeL'affollamento nei quartieri palestinesi di Gerusalemme est

Con tre faraonici progetti di pianificazione urbana lo Stato di Israele punta a realizzare la propria visione della Città Santa: entro il 2050 diventerà un centro turistico, culturale e high-tech per promuoverla come capitale ebraica globale. Perché il piano si concretizzi Tel Aviv deve ridurre al minimo la presenza palestinese. Le misure sono in atto dal 1967: espansione coloniale, divieto di costruire e graduale soffocamento dei quartieri arabi a Est

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 agosto 2016
Nur Arafeh GERUSALEMME
È l’anno 2050 e Israele ha realizzato la sua visione di Gerusalemme: i visitatori arriveranno in un centro high-tech a maggioranza ebraica in mezzo ad un mare di turisti, con una presenza minima di palestinesi. Per ottenere questa visione, Israele sta lavorando a tre master plan: uno è noto, ma due restano fuori dai radar. Edward Said aveva già avvertito nel 1995: «Solo progettando prima un’idea di Gerusalemme, Israele potrà procedere a cambiamenti sul terreno che corrispondano a queste immagini e proiezioni». L’idea israeliana di Gerusalemme prevede la massimizzazione del numero di ebrei e la riduzione di quello di palestinesi...

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