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Ora il riformismo diventa necessario al regime iraniano

Il presidente Raisi, morto a maggio, in un manifesto a Teheran ApIl presidente Raisi, morto a maggio, in un manifesto a Teheran – Ap

Aspettando il 5 luglio Ci sono un paio di chiavi di lettura per guardare alla corsa presidenziale in Iran che si risolverà con il ballottaggio tra il riformista Massoud Pezeshkian, ieri in vantaggio con oltre il 42%, e il fondamentalista Said Jalili

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 30 giugno 2024
Ci sono un paio di chiavi di lettura per guardare alla corsa presidenziale in Iran che si risolverà i 5 luglio con il ballottaggio tra il riformista Massoud Pezeshkian, ieri in vantaggio con oltre il 42%, e il fondamentalista Said Jalili. La prima è sulla tenuta del regime. Che vede ancora un volta un calo della partecipazione con circa il 40% dei votanti: la legittimità della repubblica islamica fondata nel 1979 con la rivoluzione di Khomeini è in discussione non solo per le pesanti disillusioni sul sistema degli ayatollah e la crisi economica ma perché queste elezioni arrivano dopo mesi...

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