Ora il sistema americano è prigioniero di Trump
Una protesta davanti alla Trump Tower a New York – Ap
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Ora il sistema americano è prigioniero di Trump

Stati uniti Per le misure giudiziarie, senza ricadute favorevoli nell’elettorato previste dai suoi strateghi, è pronta la carta insurrezionale contro le istituzioni, come già avvenne il 6 gennaio 2021
Pubblicato più di un anno faEdizione del 1 aprile 2023
Ammanettato, no. La scena di un ex presidente con gli schiavettoni esibiti, no, quest’umiliazione gli sarà probabilmente risparmiata. Ma dovrà lasciare le sue impronte digitali. E dovrà farsi fotografare, di fronte e di profilo, com’è prassi per un criminale. Che si consegna alle autorità. Tutto questo sotto gli occhi degli agenti della sua scorta. Andrà veramente così martedì prossimo? O deciderà per un’altra sceneggiata, l’imputato Donald John Trump, rifiutandosi d’incontrare il giudice Alvin Bragg e trincerandosi a Mar-a-Lago, nella “Casa Bianca” del suo operoso esilio floridiano? Su quel che accadrà il 4 aprile, il giorno in cui Trump dovrebbe consegnarsi...

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