Alias Domenica
Orelli, l’idillio ticinese si fa immanenza
«Tutte le poesie» di Giorgio Orelli negli Oscar Mondadori, a cura di Pietro De Marchi Il merito di Giorgio Orelli (lo coglie bene Mengaldo nell’introduzione) è l’«attenzione» alla realtà. Realtà dei laghi materni e anche dell’abisso
Carlo Carrà, «Il bove», 1932, Ferrara, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea «Filippo De Pisis»
«Tutte le poesie» di Giorgio Orelli negli Oscar Mondadori, a cura di Pietro De Marchi Il merito di Giorgio Orelli (lo coglie bene Mengaldo nell’introduzione) è l’«attenzione» alla realtà. Realtà dei laghi materni e anche dell’abisso
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 18 ottobre 2015
Giorgio Orelli è un poeta che non assomiglia a nessun altro: questa è la clausola esemplare del saggio introduttivo di Pier Vincenzo Mengaldo a Tutte le poesie (Mondadori, «Oscar», pp. LXXIX+480, euro 22.00) del poeta ticinese a cura ottima di Pietro De Marchi con la collaborazione di Pietro Montorfani che firma la bibliografia. Nativo di Airolo, nell’alto Ticino, Orelli è mancato novantaduenne a Bellinzona nel novembre del 2013 dopo una vita operosissima di insegnante, traduttore (splendide le sue versioni da Goethe che uscirono in un «Oscar» nel ’74), di critico militante e di studioso (qui basti alludere al suo primo...