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Orfeo che ricaccia i profughi all’inferno. E poi muore
Mito e realtà Tutto torna, come Euridice, a ricordarci il debito che abbiamo nei confronti di chi vogliamo respingere perché non ci ricordi che siamo stati noi a mettercelo
Mito e realtà Tutto torna, come Euridice, a ricordarci il debito che abbiamo nei confronti di chi vogliamo respingere perché non ci ricordi che siamo stati noi a mettercelo
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 15 gennaio 2017
Il mito di Orfeo ed Euridice torna in tutta la sua drammatica attualità nelle vite dei profughi attanagliati nel gelo dell’inverno serbo. Narra la storia che il cantore della Tracia, capace di affascinare con la sua musica non solo gli umani ma di incantare financo piante e animali, chiedesse ad Ade, l’onnipotente signore degli Inferi, di concedergli la grazia di portare sua moglie Euridice fuori dalla notte eterna. Il suono della sua cetra bistonica, con la quale aveva annullato anche il canto delle Sirene durante l’avventura degli Argonauti, convinse il Principe degli Inferi che, però, pose una semplice condizione: Orfeo...