Visioni
Otar, alé hop! L’ultimo film è una danza di gioia e nostalgia
Immaginari L’addio a Iosseliani a Tbilisi, la storia di un’amicizia, una famiglia di cinema. Il regista Carlo S. Hintermann racconta il cineasta georgiano, conosciuto grazie a un libro-intervista, «Addio terraferma. Ioseliani su Ioseliani», scritto insieme a Luciano Barcaroli e Daniele Villa quando avevano vent'anni
Otar Iosseliani – Carlo S.Hintermann
Immaginari L’addio a Iosseliani a Tbilisi, la storia di un’amicizia, una famiglia di cinema. Il regista Carlo S. Hintermann racconta il cineasta georgiano, conosciuto grazie a un libro-intervista, «Addio terraferma. Ioseliani su Ioseliani», scritto insieme a Luciano Barcaroli e Daniele Villa quando avevano vent'anni
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 23 dicembre 2023
Carlo S.HintermannTBILISI
Eravamo tre amici poco più che ventenni, quando insieme a Luciano Barcaroli e Daniele Villa ci sembrò necessario colmare un vuoto e realizzare la prima monografia dedicata a Otar Ioseliani, sotto forma di libro intervista. Con il cuore in mano spedimmo le domande, dopo giorni di lavoro ininterrotto, sperando in un appuntamento. Sorprendendoci Otar decise di venire a Roma e iniziare pochi giorni dopo quelle sessioni di incontri che avrebbero cambiato la nostra vita. Perché questo Ioseliani è in grado di fare: mettere a soqquadro la vita, scompigliarla, restituendoti un tempo assoluto, in cui scambiarsi qualcosa di così profondo da...