Rubriche
Ottantanove
In una parola Gli spettri generati dalle rievocazioni del crollo del muro di Berlino, avvenuto 25 anni fa, continuano a vagabondare, reclamano di essere finalmente riconosciuti, forse per poter tornare a riposare in pace.
In una parola Gli spettri generati dalle rievocazioni del crollo del muro di Berlino, avvenuto 25 anni fa, continuano a vagabondare, reclamano di essere finalmente riconosciuti, forse per poter tornare a riposare in pace.
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 11 novembre 2014
A rigore un numero non è una parola. O forse è una parola particolare, bisogna pur pronunciare il nome di un numero per significarlo… Ma certi numeri si caricano di significati che vanno ben al di là dell’indicazione quantitativa che una cifra esprime. Da qualche giorno i media ridondano di rievocazioni del crollo del muro di Berlino, avvenuto 25 anni fa, nel 1989. In genere ci si chiede se oggi predomina il pessimismo o l’ottimismo, rispetto alle speranze suscitate da quell’evento largamente imprevisto. Ne ha parlato su questo giornale sabato scorso, come sempre con grande sensibilità e acuta ironia, Luciana...