Alias Domenica
Otto Hofmann, allievo in aggiornamento di Klee e Kandinsky
A Lucca, Fondazione Ragghianti Otto Hofmann trasse dal Bauhaus l’idea dell’astrazione come soggettività. Il suo costruttivismo si arricchì via via sotto l’incalzare del dolore (nazismo, guerra), fino all’approdo, luce, in Liguria
Otto Hofmann, «Senza titolo», 1950, Archivio Otto Hofmann
A Lucca, Fondazione Ragghianti Otto Hofmann trasse dal Bauhaus l’idea dell’astrazione come soggettività. Il suo costruttivismo si arricchì via via sotto l’incalzare del dolore (nazismo, guerra), fino all’approdo, luce, in Liguria
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 9 giugno 2024
Mario FinazziLUCCA
«L’arte astratta non è un dogma, ma una confessione». Lo scriveva Hanna Stirnemann su «Die Weltkunst» nel dicembre 1932, recensendo due mostre del giovane pittore Otto Hofmann, appena diplomatosi al Bauhaus di Dessau. Chiaro. Ciò a cui si riferiva la giovane critica d’arte, più tardi moglie e mentoressa dello stesso Hofmann, nonché direttrice dello Stadtmuseum di Jena – peraltro prima donna alla direzione di un museo in Germania –, era la natura essenzialmente soggettiva dei segni e delle forme utilizzate nella sua pittura astratta, secondo le intuizioni e i precetti ormai propriamente sviluppati da pittori e teorici come Klee e...