Cultura
Palmira, crocevia di avventurieri e orientalisti
Intervista Al Festivaletteratura di Mantova sarà ospite, giovedì 8, Mathias Enard con il suo ultimo romanzo «Bussola». «È proprio la sua cultura così originale, impregnata di numerose influenze, greche, romane e persiane, a esser finita nel mirino dei jihadisti»
Il Grande Colonnato e Arco di Trionfo, foto di Felix Bonfils (fine XIX sec.)
Intervista Al Festivaletteratura di Mantova sarà ospite, giovedì 8, Mathias Enard con il suo ultimo romanzo «Bussola». «È proprio la sua cultura così originale, impregnata di numerose influenze, greche, romane e persiane, a esser finita nel mirino dei jihadisti»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 6 settembre 2016
Valentina PorchedduITALIA/MANTOVA
«Dormivi per così dire in mezzo alle rovine, con la testa nelle stelle e nei sogni antichi, cullato dalle conversazioni di Baalshamin, dio del sole e della rugiada, con Ishtar, la dea con il leone», ricorda Franz Ritter – voce narrante di Bussola (Edizioni e/o, pp. 424, euro 19, traduzione di Yasmina Mélaouah) – nella sua notte d’insonnia lunga quanto un viaggio in Oriente. Alla vigilia del Festival di Letteratura di Mantova, dove sarà uno degli ospiti di spicco (giovedì 9), Mathias Enard – premio Goncourt nel 2015 – risponde alle nostre domande sul suo ultimo romanzo. Nel suo libro,...