Alias
Paolo Pellegrin, oltre i buchi neri
Fotografia/mostra «Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi», curata da Denis Curti e Annalisa D’Angelo e organizzata da Marsilio Arte con lo Studio Pellegrin in collaborazione con Magnum Photos, presso Le Stanze della Fotografia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia
Da «L’orizzonte degli eventi» @Paolo Pellegrin (foto Manuela De Leonardis)
Fotografia/mostra «Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi», curata da Denis Curti e Annalisa D’Angelo e organizzata da Marsilio Arte con lo Studio Pellegrin in collaborazione con Magnum Photos, presso Le Stanze della Fotografia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 23 dicembre 2023
Manuela De LeonardisVENEZIA
Un teatro delle ombre, quella foto scattata da Paolo Pellegrin (Roma 1964) nel 2001 nei pressi di Mascara – regione di Oran (Algeria) – con le silhouette dei civili armati che pattugliano il loro villaggio per proteggerlo dagli attacchi delle fazioni islamiche radicali. È una notte di presagi sospesa nel passaggio dal prima al dopo, carica di ansia, paura, terrore, dolore. Storie come questa si ripetono, corroborate dall’insana strategia del sopruso, del potere, della violazione dei diritti umani, della libertà di essere se stessi ovunque sulla terra, in quello spazio temporale che può essere remoto o anche vicinissimo. Un altro...