Italia

Parma, una città smarrita

Parma, una città smarritaL'inceneritore di Ugozzolo, frazione di Parma, in basso piazza Ghiaia

Viaggio in Italia Doveva essere capitale di tutto, sognava grandi opere. Dopo quindici anni di malgoverno di centrodestra si trova a essere cavia di un esperimento politico improvvisato. Il cui simbolo è il termovalorizzatore

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 20 marzo 2014
Per comprendere l’evoluzione delle recenti trasformazioni urbane di Parma è forse sufficiente percorrere i cinquanta metri che, nel cuore della città storica, separano Piazzale della Pilotta da Piazza della Ghiaia. Pochi passi che permettono di inquadrare, una accanto all’altra, le espressioni di un’illuminata etica della cosa pubblica, probabilmente smarrita, l’arroganza miope degli anni del “fare” berlusconiano, la paralisi cerebrale dell’oggi. Ovvero, la rappresentazione delle diverse fasi di una crisi che a Parma ha avuto origini di carattere culturale, assai prima che di natura economica. C’era una volta la piazza Piazzale della Pilotta è il grande squarcio lasciato dalla guerra davanti...

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