Alias Domenica
Pasolini, luterano con Romanino
Il dattiloscritto ritrovato Si conosceva solo da una sbobinatura l’intervento di Pier Paolo Pasolini su Romanino in una tavola rotonda bresciana del 1965: ora un testo, quello approntato per la stampa ma mai pubblicato, accentua la «disorganicità» contadina e protestante del pittore bresciano
Girolamo Romanino, un particolare della Discesa di Cristo agli inferi, dal ciclo di affreschi in Santa Maria della Neve a Pisogne (Brescia)
Il dattiloscritto ritrovato Si conosceva solo da una sbobinatura l’intervento di Pier Paolo Pasolini su Romanino in una tavola rotonda bresciana del 1965: ora un testo, quello approntato per la stampa ma mai pubblicato, accentua la «disorganicità» contadina e protestante del pittore bresciano
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 17 ottobre 2021
Pier Paolo Pasolini al tavolo di montaggio della “Rabbia” (1963), foto di Mario Dondero Nel corpus densissimo di articoli, interventi, elzeviri e corsivi attorno a cui si è strutturato il profilo intellettuale di Pasolini fin dalla prima giovinezza – divisa, per così dire, tra il canzoniere in friulano e la presenza sulle pagine del «Setaccio» – si è da sempre segnalata per un’occasionalità più eccentrica la conferenza dedicata al bresciano Girolamo Romanino, voce originale del Cinquecento italiano in pittura. Offerto all’uditorio di un pubblico incontro, celebrante nel settembre 1965 la figura dell’artista nella sua città natale, il discorso è...