Internazionale
Pasqua con la guerra. I cristiani di Gaza a rischio esodo forzato
Striscia di sangue Come tutti gli altri palestinesi, ortodossi e cattolici nella Striscia vivono da sfollati in condizioni spaventose. Chi può cerca di lasciare Gaza e spesso si dirige in Australia
La chiesa di San Porfirio a Gaza, distrutta da un raid israeliano a fine ottobre – Ap/Mohammad Abu Elsebah
Striscia di sangue Come tutti gli altri palestinesi, ortodossi e cattolici nella Striscia vivono da sfollati in condizioni spaventose. Chi può cerca di lasciare Gaza e spesso si dirige in Australia
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 31 marzo 2024
Michele GiorgioGERUSALEMME
«Per la nostra comunità è una Pasqua amara, molto amara. I cristiani di Gaza, come tutti gli altri palestinesi, sono sfollati e sotto le bombe. Quelli della Cisgiordania non possono entrare a Gerusalemme perché Israele nega loro i permessi. L’assenza del turismo a Gerusalemme e in Cisgiordania sta affondando gli hotel, le strutture private e quelle legate alle Chiese che vivono di pellegrinaggi. E nessuno sa quando finiranno l’offensiva militare israeliana e le stragi a Gaza». Fadi, nome di fantasia per ragioni di sicurezza, è un giovane teologo di Gaza, giunto qualche settimana fa in Cisgiordania. Con poche frasi descrive...