Visioni

Passato e presente dell’Asia sugli schermi di Yamagata

Passato e presente dell’Asia sugli schermi di YamagataUna scena da «Above and Below the Ground» di Emile Hong

Festival Alla rassegna giapponese di cinema documentario protagonista il Myanmar «segreto» del dopo-golpe. Spazio poi al focus dedicato a Shinkichi Noda e alle voci femminili dall’India in protesta

Pubblicato circa un anno faEdizione del 12 ottobre 2023
Si conclude in questi giorni il festival internazionale del documentario di Yamagata. L’evento, che nasce nel 1989 e che si svolge ogni due anni nell’omonima cittadina nel nord del Giappone, è tornato quest’anno a svolgersi in presenza, dopo che l’edizione del 2021 era stata trasferita online a causa della pandemia. Fra le prerogative del festival, il saper offrire una selezione dei migliori film di non-fiction provenienti da ogni parte del mondo, ma soprattutto l’essere una grande finestra aperta sul cinema documentario, in tutte le sue sfaccettate, forme e declinazioni, proveniente dal continente asiatico. «A night of knowing nothing»di Payal Kapadia...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi